Descrizione
Curiosità: Un nome, un’idea, una sfida. Rappresenta l’unione di due mondi contrapposti: il Dolcetto e il Merlot; la tradizione piemontese e la barrique. Il dilemma tra innovazione e tradizione e infine l’interrogativo: vino, sano piacere o per qualcuno peccato pericoloso?
Come mai il Merlot qui in Langa, in una piccola realtà a conduzione familiare che porta avanti la tradizione? Ecco la spiegazione nel video.
Affinamento: 18 mesi per entrambi: botte grande piemontese per il Dogliani, barrique per il Merlot. Successivo affinamento di 5 anni in bottiglia.
Si esprime al meglio con: Carni rosse e selvaggina. Immagina una bella tagliata di Fassona al sangue (irresistibile scioglievolezza) con una bottiglia di Diavolisanti: la perfezione.
Consigli per una corretta degustazione: Almeno due ora prima stappa la bottiglia versandone un goccio nel bicchiere in modo da ossigenare il vino.
I residui presenti sul fondo della bottiglia sono dovuti a scelte di vinificazione: in bottiglia per minimo 5 anni è normale che si depositino dei tartrati.
Segni particolari: Alte probabilità di “far colpo” spiegando l’etichetta del vino. Si prevedono inoltre discussioni per ottenere l’ultimo bicchiere di vino.
Lampo di genio: Hai mai sentito parlare dell’unica ed inimitabile salsiccia al Diavolisanti? Eccoti la ricetta nel video.