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Ti racconto brevemente la nostra filosofia che per noi è indispensabile saper trasmettere: portiamo avanti con passione ed impegno la tradizione dei nostri nonni, infatti tutti i lavori vengono fatti personalmente da noi: dalla potatura alla vendemmia, dalla pigiatura all’imbottigliamento! Personalmente questo lo ritengo un valore aggiunto molto importante perché abbiamo l’intero controllo del processo produttivo.
Per degustare meglio i nostri vini vorrei anche spiegarti le caratteristiche dei nostri vigneti.
Siamo all’inizio delle Langhe, come hai visto nelle storie sono posti fantastici! Ci troviamo a 500 mt sul livello del mare. I terreni delle nostre vigne sono composti da marna calcarea profonda mezzo metro circa, quindi tutto concentrato: sia il tannino che il colore molto intenso. Al di sotto del terreno è subito presente il tufo, quindi è molto importante la neve in inverno (quando nevica!!!) essendo impermeabile la neve permette approvvigionamento idrico anche in estate. La maggior parte dei lavori in vigna vengono effettuati manualmente, compresa la vendemmia: controlliamo ogni singolo grappolo, infatti gli acini secchi o marci vengono rimossi, arrivano quindi in cantina solamente le uve migliori delle nostre vigne.
Ma è solamente una parte del nostro lavoro, il restante continua in cantina. Sei curioso?
Innanzitutto vinifichiamo separatamente le nostre vigne che hanno caratteristiche diverse in base all’esposizione, altitudine e tipo di terreno.
Effettuando la pigiadiraspatura si porta il mosto insieme alle vinacce nelle vasche in acciaio dove è possibile controllare la temperatura e all’occasione scaldare o raffreddare la vasca, inoltre effettuano automaticamente i rimontaggi, un gran sollievo per noi!!
La fermentazione alcolica dura circa 5/10 giorni sulle bucce, per limitare il tannino sviniamo e ultimiamo la fermentazione nelle botti in legno senza la vinaccia. Travasiamo il mosto e induciamo in modo naturale la malolattica, scaldando semplicemente la cantina vecchia! Dopo aver finito questo passaggio delicato ogni vino prende strade diverse: assaggiamo tutte le botti per creare i vari tagli dei vini che degusterai. Dopo di che continua l’affinamento in acciaio o in legno. Spero di averti incuriosito, perché le descrizioni continuano!!!
Ora è arrivato il momento tanto atteso: la degustazione! Immagina di essere nelle nostre sale …con il caminetto acceso mentre io ti racconto tutti i nostri vini..
LANGHE DOC ROSSO SUPERBOUM
Blend di 70% Dolcetto e 30% Merlot. Dopo un affinamento in acciaio di 18 mesi, i due vini vengono assemblati prima dell’imbottigliamento, a cui segue un ulteriore invecchiamento in bottiglia. La presenza del merlot regala sfaccettature di morbidezza ed eleganza ad un vino ricco di struttura.
Superboum, superbia è ispirato ad un particolare della cavalcata dei vizi
affrescata nella cappella di San Fiorenzo.
Come mai Dolcetto e Merlot?
Abbiamo voluto rendere elegante ed ammorbidire il tannino aggressivo tipico del Dogliani DOCG.
Per questo vino consiglio un bello spezzatino di vitello.
Necessario:
Una bottiglia di Superboum, spezzatino di vitello, farina e necessario per il trito di verdure.
Stappare la bottiglia di Superboum.
Tritare le verdure ed infarinare i pezzi di carne. Versare sia le verdure che lo spezzatino in una padella con un filo di olio e rosolare. A questo punto aggiungere il vino e come per la ricetta della salsiccia al Diavolisanti si può aggiungere un po’ di acqua oppure in questo caso di brodo. Lasciar evaporare l’alcol e coperchiare mettendo la fiamma al minimo per circa un’ora.
Gustare ovviamente con il resto della bottiglia con verdure di contorno.
P.s. se hai la possibilità di cucinare il brasato sarebbe il top!
I residui presenti in bottiglia sono scelte di vinificazione: questo vino viene solamente filtrato una volta, ma essendo un vino genuino ed avendo fatto un affinamento in bottiglia per 5 anni è normale.
LANGHE DOC ROSSO DIAVOLISANTI
Premessa:
Diavolisanti: un nome, un’idea, una sfida. Rappresenta l’unione di due mondi contrapposti: il Dolcetto e il Merlot; la barrique e la tradizione piemontese. Il dilemma tra innovazione e tradizione e infine l’interrogativo: vino, sano piacere o per qualcuno peccato pericoloso? Prova a capovolgere la bottiglia dopo averla finita, ti ritrovi in paradiso!!!
Tutto in un’unica bottiglia avvolta dagli splendidi affreschi della cappella
gotica di San Fiorenzo, autentico gioiello quattrocentesco del nostro territorio.
Spiegazione:
Come mai il Merlot qui in Langa, in una piccola realtà a conduzione familiare che porta avanti la tradizione?
L’idea del blend Merlot Dolcetto nasce nella vigna “la costa”, quindi la cresta della collina con forte pendio nella zona alta, che finisce quasi in piano con un terreno che risulta profondo ed argilloso.
Cosa succede al Dolcetto in terreni con queste caratteristiche?
Essendo ai piedi di una collina la parte finale raccoglie tutta l’umidità creando quasi un ristagno di acqua.
Durante l’estate i grappoli risultano grossi, ma al momento della raccolta si sgranano facendo cadere a terra tutto il lavoro effettuato durante l’anno.
Così, per non vanificare tutti i sacrifici, papà ha sovrainnestato sul ceppo di Dolcetto il Merlot, vitigno internazionale; nel 2004 abbiamo ottenuto l’intera produzione. Ma cosa ne facciamo del Merlot?
Valorizziamo cosa offre la nostra terra: il Dolcetto che risulta aggressivo e spigoloso in bocca, mentre il Merlot è l’emblema della morbidezza nel mondo enologico.
Caratteristiche:
60% Dogliani affinato per 18 mesi in botti grandi di rovere piemontese
40% di Merlot affinato 18 mesi in barrique di rovere francese
Riposo in bottiglia per minimo cinque anni!!!
Abbinamenti:
Beh, qui non posso che condividere la ricetta della salsiccia al Diavolisanti!!
Necessario: Una bottiglia di Diavolisanti, verdure per il trito, salsiccia e stop!
Stappare la bottiglia di Diavolisanti.
Preparare il trito di verdure, noi di solito mettiamo carota, cipolla e sedano tagliati grossolani ed inizia a cuocere il soffritto con poco olio.
Intanto taglia la salsiccia a pezzettini di circa 8 cm.
Quando la cipolla è traslucida aggiungi la salsiccia nella pentola ed inizia a rosolarla (non aggiungere olio perché la carne è già grassa!)
A questo punto aggiungere il Diavolisanti (teoricamente bisogna coprire la salsiccia, ma se non vuoi utilizzarlo tutto in cottura puoi aggiungere anche dell’acqua) alzare il fuoco a fiamma viva e lasciar evaporare l’alcol. Coperchiare ed abbassare la fiamma al minimo, cuocere per minimo 45 minuti.
Degustare ovviamente insieme al resto della bottiglia del Diavolisanti. Volendo puoi accompagnarla con la polenta!
Come degustare al meglio il Diavolisanti:
Almeno due ora prima stappa la bottiglia versandone un goccio nel bicchiere in modo da ossigenare il vino.
No, non è necessario utilizzare il decanter!
Io solitamente questo passaggio lo faccio quando inizio a cucinare, in modo che al momento del servizio il vino si sia correttamente ossigenato.
I residui presenti sul fondo della bottiglia sono dovuti a scelte di vinificazione: questo vino viene solamente filtrato una volta, ma essendo genuino ed avendo fatto un affinamento in bottiglia per minimo 5 anni è normale che si depositino dei tartrati.
Temperatura di servizio:
Per una corretta degustazione la temperatura di servizio è di 18°.
Ricorda di:
Condividere, divertirti, sperimentare e documentare tutto!
La tua opinione per me è molto importante, scrivimi, chiedimi qualsiasi cosa!
DOGLIANI DOCG SUPERIORE VIGNA BRICCO SAN BERNARDO
Premessa:
Questo vino è il nostro orgoglio personale, la massima espressione di questa tipologia di vino, la prova vivente che può essere paragonato a grandi e più famosi rossi piemontesi.
Uve provenienti da un’unica vigna di quarantacinque anni circa con esposizione sud-est ed un’altitudine di 530 metri sul livello del mare.
Effettuiamo una sovra maturazione per estrarre ancora più zuccherina, infatti è l’ultima vigna che raccogliamo prima del Merlot che invece è tardivo.
Spiegazione e caratteristiche:
100% Dolcetto
Fermentazione sulle bucce di circa 10 giorni, segue un affinamento di circa 18 mesi in botti di rovere piemontese da circa 15 HL.
Per completare la maturazione del tannino affiniamo il San Bernardo per minimo cinque anni in bottiglia.
Utilizzando un tappo di sughero, quindi poroso, e lasciando le bottiglie in posizione orizzontale si permette al vino di rimanere in contatto con esso, favorendo quindi una microssigenazione.
Cosa vuol dire?
In poche parole il vino “respira” non entrando in contatto con l’ossigeno, quindi il tannino che risulta estremamente aggressivo da giovane con gli anni evolve ammorbidendosi.
Abbinamenti:
Pagnotta al formaggio.
Necessario: una pagnotta a pasta dura (es. segale) formaggio di media stagionatura (es. Raschera o fontina) e stagnola
Scoperchiare la pagnotta e scavare togliendo la mollica (tenere da parte).
Aggiungere il formaggio scelto tagliato a fette, coperchiare con la calotta di pane e avvolgere con la stagnola.
Mettere in forno ventilato a 180° per circa 20 minuti, il tempo varia in base al formaggio scelto.
Volendo la mollica messa da parte può essere utilizzata per dei crostoni che accompagneranno la pietanza.
P.S. finito il piatto consiglio di conservare la pagnotta e riempirla con un buon minestrone.
Come degustare al meglio il San Bernardo:
Almeno due ora prima stappa la bottiglia versandone un goccio nel bicchiere in modo da ossigenare il vino.
No, non è necessario utilizzare il decanter!
Io solitamente questo passaggio lo faccio quando inizio a cucinare, in modo che al momento del servizio il vino si sia correttamente ossigenato.
I residui presenti sono dovuti a scelte di vinificazione: questo vino viene solamente filtrato una volta, ma essendo genuino ed avendo fatto un affinamento in bottiglia per minimo 5 anni è normale che si depositino dei tartrati.
Temperatura di servizio:
Per una corretta degustazione la temperatura di servizio è di 18°.
Ricorda di:
Condividere, divertirti, sperimentare e documentare tutto!
La tua opinione per me è molto importante, scrivimi, chiedimi qualsiasi cosa.
Ti ringrazio di cuore per aver scelto la nostra scatola. Mi farebbe piacere ricevere un tuo feedback. Rimango sempre a disposizione per curiosità o dubbi.